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Rassegna Stampa

Sinfo One e Toyota Material Handling Manufacturing Italy L’ERP della fabbrica smart

Data Manager - dicembre 2019

Patrick Malservisi IS/IT Director di Toyota Material Handling Europe Supply, Paola Pomi AD di Sinfo One, Giorgio Polonio AD di Toyota Material Handling Manufacturing in Italia - Foto Gabriele Sandrini

 

Il piano di trasformazione digitale della storica fabbrica di carrelli elevatori, acquisita dal colosso giapponese nel 2000, ha richiesto la completa riscrittura della piattaforma ERP/MRP per una produttività e una qualità ancora più spinte. E uno stile italiano ammirato da tutta Toyota Industries Corporation

Toyota Material Handling Manufacturing Italy ha coinvolto gli esperti di Sinfo One in un progetto - basato su Oracle JD Edwards - che secondo Giorgio Polonio, AD di TMHMI, viene monitorato con grande interesse dal top management del grande gruppo nipponico, impegnato a portare avanti la sua ambiziosa strategia di digital transformation.

L’aspetto di cui TMHMI e Sinfo One vanno particolarmente orgogliosi è la naturalezza e l’efficacia con cui il sistema MRP di TMHMI è stato plasmato in base alle peculiari esigenze della messaggistica KANBAN e Junjo che regola il delicato meccanismo delle forniture che arrivano dall’esterno direttamente sulle linee di assemblaggio. La linea produttiva, che i giapponesi di Toyota hanno tracciato come nell’ottica della “fabbrica in continuo miglioramento”, funziona a flusso teso. Non ci sono momenti di sosta dedicati all’approvvigionamento dei pezzi da assemblare, né spazi di attesa dove concentrare questi pezzi.

«Una maggiore armonizzazione dei nostri sistemi informatici – precisa Patrick Malservisi IS/IT Director di Toyota Material Handling Europe Supplyci permette di lavorare meglio in direzione degli obiettivi di servizio. La digitalizzazione può essere una bella leva per introdurre novità come l’Agile e altri tipi di approccio».

L’impatto della nuova piattaforma implementata da Toyota va anche in direzione di una pianificazione più intelligente e automatica e di una produzione capace di adattarsi meglio agli errori commessi. «Abbiamo già avuto risultati tangibili in questo senso, con una riduzione delle persone impegnate nella pianificazione giornaliera» – spiega l'AD di TMHMI. «Naturalmente, l’obiettivo è riutilizzare queste risorse per incarichi a maggior valore aggiunto». Meno persone, meno documenti cartacei, processi ottimizzati, maggiore resilienza in caso di errore: in pratica, il mantra della trasformazione digitale.

Sorprendente è la modalità attuativa con cui Toyota Material Handling Manufacturing ha realizzato tutto questo. Nelle fasi culminanti, il progetto ha coinvolto una ventina di esperti di Sinfo One e circa quaranta “key user” della realtà bolognese. In media, nelle varie fasi di implementazione, hanno lavorato 20 massimo 25 key user. Per il go-live è stata scelta la formula del “big bang”: nella data prevista per il lancio, il vecchio sistema è stato spento e JD Edwards Enterprise One è stato acceso. Oggi, delle 570 persone che lavorano per TMHMI circa un terzo - tra white collars e personale tecnico - ha accesso al nuovo ERP.